Sottovalutare le mafie straniere potrebbe costare molto caro all’Italia

Un criminologo e un giornalista uniscono le loro competenze per ricostruire il profilo della criminalità organizzata di origine straniera che opera nel nostro Paese. È un fenomeno diffuso che va conosciuto ed estirpato, superando le stantie semplificazioni di cui si è servita finor una certa politica. La maggior parte degli stranieri è onesta e vuole lavorare ma i pochi che non lo sono vanno perseguiti senza remore.

Per motivi storici, l’Italia è stato il primo Paese ad affrontare la lotta contro le mafie e a mettere a punto un apparato legislativo e operativo per contrastarle efficacemente, ottenendo anche brillanti successi. Non dobbiamo quindi commettere il grave errore di ignorare che, accanto alle mafie tradizionali, di cui conosciamo crimini e modus operandi, si sono saldamente insediati anche gruppi di criminalità organizzata provenienti dall’estero. I nuovi arrivati si sono a volte scontrati ma, più spesso, hanno stretto accordi di collaborazione con la criminalità autoctona, riuscendo a ritagliarsi un’area i cui hanno potuto agire e prosperare. Vediamo così che le triadi cinesi sono attivissime nel riciclare denaro e nell’immigrazione clandestina, i clan ucraini gestiscono il contrabbando di sigarette, la mafia nigeriana amministra il racket della prostituzione, mentre i marocchini si occupano di trasportare l’hashish da Tangeri a Genova.

A volte, l’opinione pubblica si allarma dopo l’ennesimo crimine efferato che finisce in prima pagina, per poi tornare a guardare al fenomeno della malavita straniera come se fosse una semplice nota di colore. Il libro del criminologo Andrea Di Nicola e del giornalista d’inchiesta Giampaolo Musumeci dettaglia adeguatamente come la mafie straniere siano ormai radicate su tutto il territorio nazionale e abbiano raggiunto un giro d’affari che inizia a rappresentare una seria minaccia per l’economia legale. E questo vale soprattutto in un momento come l’attuale, in cui la pandemia di Covid-19 ha causato gravissimi danni economici, colpendo in modo diretto il settore turistico e della ristorazione che sono diventati vittime potenziali delle mafie.

Andrea Di Nicola, Giampaolo Musumeci
Cosa loro, Cosa nostra
Come le mafie straniere sono diventate un pezzo d’Italia
UTET, pp. 240, 17 Euro

di Galliano Mari Speri

L’articolo è stato pubblicato sul sito Frontiere.eu l’8 marzo 2021. Per continuare a leggere…